1. Alligatori nelle fogne
I ragazzi di New York bisbigliavano che gli alligatori si riproducessero nelle fogne. Non gestiscono imperi sotterranei, ma alligatori randagi sono stati estratti dalle griglie di scolo e dai seminterrati. La maggior parte sono animali domestici fuggiti che non possono sopravvivere a lungo in gallerie fredde e tossiche. La leggenda esagera la frequenza, eppure l'occhio luccicante occasionale li mantiene vivi nel mito.
2. Delfini che salvano persone dall'annegamento
Le storie di delfini che scortano i nuotatori a riva suonano da Hollywood. Branchi selvatici hanno formato anelli protettivi attorno a persone vicine a squali e hanno spinto gli esausti verso le barche. Potrebbe essere altruismo, curiosità, o semplicemente gioco sociale che porta vantaggi anche a loro. Non sono però angeli del mare; la stessa specie a volte prevarica, morde e molesta altri animali.
3. I cimiteri degli elefanti
I racconti da safari parlano di cimiteri segreti degli elefanti. Non esistono luoghi di sepoltura pianificati, ma gli elefanti sono attratti dagli scheletri e toccano delicatamente le ossa dei loro morti. Le siccità concentrano le morti attorno alle pozze d'acqua, creando campi di ossa inquietanti. Il romanticismo esagera, eppure i loro rituali di lutto risultano stranamente familiari.
4. I gatti rubano il respiro ai neonati
Vecchi avvertimenti sostengono che i gatti soffochino i neonati rubando loro il respiro. I gatti infatti sono attratti da volti che odorano di latte e dalle culle calde, e l'accidentale soffocamento è un rischio domestico noto. Non è stregoneria: contano la sorveglianza e il sonno sicuro. La superstizione persiste perché una fusa sul cuscino sembra al tempo stesso accogliente e sinistra.
5. Cervi vampiri
I viaggiatori bisbigliavano di cervi con zanne nelle foreste nebbiose. Il cervo muschiato e i muntjak presentano in realtà canini a sciabola usati per il corteggiamento e i combattimenti. Non bevono sangue, ma quelle zanne possono far sembrare una coltre di neve la Transilvania. Aspetto da romanzo rosa, dieta erbivora.
6. Il kraken era in parte reale
Il kraken trascinava le navi alla rovina nei racconti dei marinai. Calamari giganti e colossali, con occhi grandi come piatti, pattugliano gli abissi e a volte risalgono in tempesta. È improbabile che capovolgano uno scafo, eppure la pelle delle balene cosparsa di segni di ventose suggerisce lotte titaniche. I mostri, a quanto pare, preferiscono la zona abissale.
7. Chupacabras e licantropi
Bestie succhiatrici di capre e licantropi notturni infestano i pettegolezzi da strada. Molti 'chupacabras' si sono rivelati coyote o volpi scabbiosi, magri e senza pelo sotto le luci delle verande. Rabbia e rogna sarcoptica deformano comportamento e corpi in sagome da incubo. La paura ha riempito i denti; la biologia ha fornito la maschera.
8. Sirene travestite
I marinai brindavano alle sirene che scintillavano sulle onde al chiaro di luna. Lamantini e dugonghi sollevano musi barbosi che, da lontano e leggermente ebbri, disegnano una figura dall'aspetto umano femminile. Sono vegetariani gentili, allattano i piccoli e pascolano le praterie di fanerogame marine come mucche sott'acqua. Il desiderio vedeva una sirena; l'ecologia indica un brucatore assonnato.
9. Api che fanno matematica
I titoli sostengono che le api sappiano contare e fare matematica. Gli esperimenti mostrano che apprendono simboli, comprendono lo zero e scelgono il numero corretto per ottenere una ricompensa. Non è il calcolo alla lavagna, ma un intelligente apprendimento di schemi in un cervello grande quanto un seme di sesamo. L'hype esagera, eppure l'impresa continua a metterci in soggezione.
10. I corvi ricordano i volti
Il folklore dipinge i corvi come presagi che conoscono il tuo nome. Negli studi, ricordano volti ostili per anni e avvertono i compagni riguardo a persone specifiche. Nascondono strumenti, pianificano e fanno scherzi come cinici alati. Non è profezia, ma gestione della reputazione.
11. Le gobbe dei cammelli sono serbatoi d'acqua
Ogni scarabocchio sui libri di testo afferma che i cammelli immagazzinino acqua nelle gobbe. Le gobbe contengono grasso, mentre le loro cellule del sangue e i nasi gestiscono la magia dell'acqua. Bevono con parsimonia, riciclano l'umidità e sudano con precisione avara. Il mito posiziona male il serbatoio ma azzecca il superpotere.
12. I lemming si suicidano in massa
I cartoni ci hanno insegnato che i lemming si gettano in massa dalle scogliere. Il famoso filmato era messo in scena, ma vere migrazioni talvolta incanalano animali in preda al panico verso fiumi e burroni. Sono i boom demografici, non desideri di morte, a guidare le ondate. La tragedia è meccanica e accidentale, non un piccolo nichilismo.